Così, dopo le già allarmanti statistiche 2022 dell’incidentalità in città, il 2023 si apre nel peggiore dei modi. L’anno scorso, ricordiamolo, sono stati 721 gli incidenti rilevati, con una media mensile di 60 sinistri. In pratica, ogni giorno a Salerno accadono 2 incidenti. Tra i cosiddetti ‘utenti deboli della strada’ sono 55 i pedoni e 26 i ciclisti investiti nel 2022. (dati settore infortunistica del comando di Polizia municipale di Salerno).
A fronte di questi ultimi incidenti mortali le dichiarazioni del Sindaco Vincenzo Napoli e dell’Assessore alla Sicurezza e Polizia Locale Claudio Tringali appaiono contraddittorie e inconcludenti. Prima si promettono autovelox fissi e mobili ai raggi laser, poi altri semafori, infine l’installazione di cuscini berlinesi (erroneamente denominati “materassini berlinesi”). Ma ciò che lascia ancora più perplessi, sono le dichiarazioni che sottintendono l’impossibilità di dare soluzioni al problema per mancanza di risorse economiche, e che la colpa sarebbe solo e tutta dei cittadini che non rispettano le norme.
La Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta di Salerno è costretta a prendere atto che, pur dinanzi ad una situazione così drammatica, non esiste alcun piano, alcuna strategia per interrompere la grave emergenza legata alla insicurezza stradale in città. La situazione odierna è, infatti, il frutto avvelenato di una politica ‘autocentrica’ pluriennale che ha fortemente condizionato la salute e la qualità della vita dei cittadini salernitani (secondo questa ottica le automobili devono potersi muovere sempre e ovunque e il traffico va “fluidificato” ovvero velocizzato, piuttosto che ridotto al minimo indispensabile).
Da anni rilevazioni, ricerche e studi dedicati evidenziano che se agli interventi di ‘fluidificazione’ non si affiancano provvedimenti per limitare l’uso e moderare la velocità degli autoveicoli, la diretta conseguenza è il peggioramento drastico delle condizioni di sicurezza stradale, oltre che l’impossibilità che si sviluppi anche in modo spontaneo la mobilità ciclo-pedonale.
Neppure convincono e possono accettarsi le dichiarazioni del Sindaco circa la mancanza di risorse economiche da destinare alla sicurezza stradale. Al contrario, le risorse ci sono. Il Comune di Salerno incassa quasi 2 milioni di Euro quali proventi da sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni delle norme del Codice della Strada che, secondo il decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 dovrebbero essere spesi proprio per migliorare la sicurezza stradale. Non risulta che negli ultimi decenni queste somme, pur consistenti, siano state spese per interventi volti a sostenere la riduzione del traffico veicolare, la moderazione della velocità o la sicurezza di pedoni e ‘utenti deboli’ della strada.
E continuate a votare questi sono indegni
Quindi soldi delle multe dove stanno??? Per la sicurezza delle nostre vite i soldi non ci sono, ma se a perdere la vita dovesse essere un familiare dei nostri cari governanti al Comune, i soldi ci saranno?
Fateci caso. Vi sembra possibile che le strisce pedonali vengano tracciate subito dopo la curva? Come fa l’automobilista a percepire nell’immediato la presenza di un pedone che attraversa? Le strisce andrebbero messe almeno a 10 metri da una curva. Un’ultima considerazione: il corpo della povera ragazza è stato rinvenuto quasi all’altezza della chiesa di S. Anna, cioè a più di dieci metri dalle strisce pedonali: siamo certi che stesse attraversando proprio su di esse? O è stata sbalzata in avanti? In questo caso l’auto viaggiava a velocità non trascurabile.
Tutti sanno di questa norma x cui una parte delle contravvenzioni al CdS vanno impiegate dai comuni x migliorare sicurezza stradale. Strano che un’associazione apertamente ricordi ll’ esistenza di questa norma e non chi siede in consiglio comunale….bahhh