Nella Chiesa di San Sisto Papa a Perdifumo l’ultimo saluto ad Alessandro il bambino di 5 mesi morto una settimana fa dopo le dimissioni dall’ospedale.
Il piccolo aveva accusato problemi respiratori ed era stato trasportato all’ospedale “Ruggi” di Salerno per le cure del caso. Il bimbo poi è stato dimesso ma ha accusato nuovamente delle difficoltà respiratorie che hanno indotto i familiari a riportarlo in ospedale. Alessandro, purtroppo, è arrivato all’ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia senza vita.
Per la sua morte ci sono undici sanitari iscritti nel registro degli indagati. Sono medici ed infermieri sia del reparto di Pediatria dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona che sanitari del Pronto Soccorso di Battipaglia dove venerdì pomeriggio Alessandro è arrivato in condizioni disperate mentre i genitori lo stavano riportando a Salerno e dove purtroppo il suo cuore ha cessato di battere.
Ieri la veglia di preghiera oggi i funerali con un intero paese che si è stretto attorno ai due giovani genitori.
«L’intera comunità sta soffrendo con la sfortunata famiglia – le parole del parroco del paese- nessuno dovrebbe vivere un dolore così forte. I genitori proprio da questa vicinanza e nella fede devono trovare la forza per andare avanti. Sul manifesto affisso nelle ultime ore c’è un angelo. Questo deve essere il pensiero dei genitori. Il loro piccolo Alessandro ora è un angelo in cielo. Deve essere questa la loro consolazione per andare avanti. Hanno un angelo in Paradiso».
Per capire che cosa è realmente accaduto bisognerà attendere novanta giorni quando i consulenti della Procura di Salerno che sta indagando sul caso depositeranno la relazione con l’esito dell’esame autoptico. Da quello che è emerso subito è che
Alessandro era completamente disidratato quando è arrivato all’ospedale di Battipaglia.
Il piccolo aveva lo stomaco e l’intestino completamente vuoti, probabilmente a causa di una forte diarrea. Resta da capire l’origine della diarrea se per un batterio o un farmaco e se il bambino ne soffriva già quando ha lasciato l’ospedale di Salerno dove era stato ricoverato per nove giorni per una bronchiolite e da dove era stato dimesso solo 24 ore prima del decesso.
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