La Commissione Europea con i Regolamenti di Esecuzione UE nn. 2023/5 e 2023/58, che non richiedono l’intervento del Parlamento Europeo perché fondano la loro base sul Reg. UE n. 2015/2283, ha autorizzato l’immissione sul mercato di polvere parzialmente sgrassata ottenuta dalla lavorazione del grillo domestico e del verme minore, entrambi commercializzati come ingredienti in una serie di prodotti alimentari. Si tratta, come recita il Reg. UE n. 2015/2283, in vigore dal 1 gennaio 2018, di prodotti o sostanze alimentari privi di storia di consumo “significativo”, soggetti ad un’autorizzazione, per valutarne la loro sicurezza, prima dell’immissione in commercio. Sul punto, si osserva che la valutazione scientifica preliminare, effettuata dall’Autorità competente (l’EFSA), menzionata nel considerando n. 8 e ss. dei Regolamenti di Esecuzione in parola, ritiene che il consumo delle farine degli insetti può provocare una sensibilizzazione primaria e reazioni allergiche alle proteine del grillo e del verme della farina minore; pertanto l’Autorità raccomanda di svolgere ulteriori ricerche sull’allergenicità delle proteine contenute dalla farine di grillo e delle larve di verme minore. La Commissione Europea, riservandosi di fare ulteriori accertamenti ha intanto autorizzato l’immissione nel mercato di tali prodotti, violando il c.d. “Principio di Precauzione” disposto dall’art.7 del Reg. CE n. 178/2002 e, nelle more di conoscere le rispettive risultanze, e non ritiene necessario far indicare il rischio di allergie che tali prodotti possono provocare alla salute umana, nelle etichette delle confezioni di alimenti contenenti ingredienti di farine di insetti.
La circostanza viola le norme generali UE sull’etichettatura degli alimenti, secondo cui gli allergeni e la loro esatta denominazione vanno dichiarati in etichetta per consentire ai consumatori di essere adeguatamente informati sui prodotti che acquistano; non è di immediata e trasparente comprensione per il consumatore medio associare il nome scientifico dell’animale Acheta domesticus che comparirà sulle etichette di coloro che vorranno utilizzarlo nella produzione di alimenti come pane, cracker, biscotti, grissini, pasta, pizza, miscele per prodotti da forno o barrette in luogo della dicitura:” farina di grillo” o “farina di grillo domestico”. Analogo discorso vale per gli alimenti derivati dalle larve del verme giallo della farina (congelate, in pasta, essiccate e in polvere), la cui presenza in etichetta sarà segnalata dalla dicitura Tenebrio Molitor, ma anche la larva del verme della farina minore individuato con Alphitobius diaperinus, di vitale importanza soprattutto riguardo coloro che soffrono di allergie alimentari preesistenti ai Crostacei, Acari della polvere ecc. A tutto ciò si aggiunge il rischio di ritrovare anche glutine negli alimenti composti con le farine di grillo e larva, non dichiarate in etichetta, che a loro volta rappresentano un pericolo per chi ne è sensibile.
“La Commissione Europea, nel consentire l’ammissione di tali ingredienti, ha affermato il Presidente Sabato Pecoraro, non ha tenuto conto del parere contrario di alcuni paesi membri come l’Italia e né delle raccomandazioni espresse dall’Efsa in merito alla salute pubblica.
La Fenailp , ha aggiunto il Vice Presidente Lubes , invita le Istituzioni Europee competenti a rivedere le disposizioni che regolano l’immissione in commercio delle farine di insetti al Governo italiano a sostenere nelle sedi competenti la difesa dei diritti dei consumatori, che vanno adeguatamente informati sulla composizione degli alimenti che acquistano e consumano; e a sostenere le aziende alimentari affinché provvedano ad indicare in etichetta, l’esatta composizione dei propri prodotti alimentari, evidenziando in modo chiaro – se non presenti – l’assenza di ingredienti a base di farine di insetti.
La Fenailp ha già inoltrato una richiesta all’On. Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, per una audizione per approfondire le problematiche evidenziate e che rivestono un carattere d’urgenza.
Ufficio Stampa Fenailp
Agnese Ambrosio
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