L’Arechi è diventato un tabù per la Salernitana, che non vince in casa da prima della lunga sosta per i Mondiali. L’ultimo acuto davanti al proprio pubblico della squadra di Nicola risale addirittura al 22 ottobre dello scorso anno, quando i granata s’imposero (2-0) sullo Spezia.
Da allora, il bottino è davvero misero: appena due punti in cinque partite. Due pareggi (contro Cremonese e Torino) e tre sconfitte (Con Milan, Napoli e Juventus). Peraltro, sul proprio campo, in queste cinque gare, la Salernitana (che continua a mantenere il primato tutt’altro che gratificante della peggiore difesa della serie A: con le tre incassate, ieri sera, dai bianconeri a domicilio, le reti al passivo sono salite a quota 41 in 21 turni di campionato) ha sempre subito almeno un gol.
Cacciate Nicola non capisce na ceppa di calcio speriamo che ci salviamo
Nicola, nonostante sia inadatto, non verrà esonerato. Basterà non arrivare ultimi perchè Sampdoria e Juventus retrocederanno.
Dal prossimo anno però via allenatore e DS
Non è l’Arechi, è il campionato che è diventato un tabú. Dalla partita con la Lazio, eccetto la fortunosa vittoria a Lecce, la Salernitana è non pervenuta. Società totalmente assente, dirigenti imbarazzanti, mercato ridicolo (Trost Ekong è peggio di quelli che avevamo) e allenatore da esonerare già da 3 mesi.
Squadra senza un motivazione senza un concetto di gioco. I gol presi sono frutti delle disattenzioni dei giocatori. Non si deve puntare il dito contro la società che sta facendo bene. Ma contro i giocatori che non ci mettono passione e testa. E forse anche l’allenatore che non ha saputo far uscire il meglio dai ragazzi. Ci tengo a dire che è da mesi, pseudo tifosi stanno dietro alla società criticandola e questi tifosi presenti anche nelle fasce degli “ULTRAS” vanno cacciati. Gli ULTRAS che stanno allo stadio non riescono nemmeno a vedere la partita ma presenti sempre solo nel criticare. E poi cavolo dite è tornata sua maesta, tornata la bersagliera ma di che? Ma state a pezzi cari supportes. Ma toglietevi il grasso dagli occhi.
La cosa più penosa, al di là della categoria, è che ormai ricorrente la sensazione che da semplice spettatore buoni 60 minuti sono inutili da vedere.