Da persona impegnata nella scuola da ormai tantissimi anni devo però osservare che la decisione dei giudici, in punto di diritto, può anche essere sacrosanta, ma ci sono altri ed importanti aspetti che si dovrebbero tener presenti, come per esempio l’educazione alimentare, quella della socialità e della convivialità, il rispetto delle tabelle dietetiche, della igienicità dei pasti, e di abbattimento delle barriere sociali etc.
Per quanto mi riguarda, ritengo opportuno discutere con i colleghi del problema al più presto possibile affinchè si possa chiarire la posizione dell’Amministrazione Comunale e le sue eventuali decisioni in merito.
Di certo quello della mensa scolastica è un problema particolarmente avvertito dalle famiglie, per cui necessita una presa di posizione chiara, e una volta assunta, l’Amministrazione Comunale deve essere capace di sostenerla fino in fondo, soprattutto agendo nell’interesse esclusivo delle famiglie, tutelando l’interesse di tutte“.
E’ quanto scrive, in una nota stampa, Barbara Figliolia, presidente della commissione Politiche sociali del Comune di Salerno.
Si smetta di speculare sui pasti, si renda invitante il servizio mensa in termini di qualità e prezzo e si smetta di impotunare ulteriormente genitori e figli creando loro ulteriori problemi.
La scuola deve essere un servizio non un lusso.
Il comune non può pretendere di buttare i soldi dei cittadini per poi aumentare tasse e ridurre la prestazione dei servizi aumentandone i costi, mentre nel contempo premia e regala soldi a dirigenti e partecipate ecc. I cittadini non sono sudditi.