Attenzione però. Le cifre che abbiamo appena dato non tengono conto degli aumenti stabiliti con l’ultima legge di bilancio e che scatteranno a marzo. Aumenti che tuttavia, è meglio premetterlo, non spetteranno a tutti.
Con la manovra è stata infatti introdotta una maggiorazione del 50% sull’importo dell’assegno per il primo anno di vita del bambino, e un ulteriore aumento del 50% per le famiglie composte da 3 o più figli fino al terzo anno di ciascun figlio. Quest’ultima misura però vale solo per le famiglie con Isee non superiore a 40mila euro. Inoltre è stato previsto l’incremento del 50% della maggiorazione forfettaria, per i nuclei con almeno 4 figli, che sale a 150 euro mensili a nucleo, 50 euro in più dell’importo attuale (100 euro).
Ciò significa che l’importo minimo dell’assegno nel primo anno di vita del bambino andrà (a seconda dell’Isee) da un minimo 75 euro a un massimo di 262,5, una cifra a cui bisognerà poi aggiungere l’adeguamento all’inflazione. L’assegno di marzo si prevede particolarmente ricco: ai percettori dovrebbe infatti essere pagata anche la percentuale di rivalutazione che non è stata versata a gennaio.
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