I beneficiari che prendono il reddito di cittadinanza da almeno una mensilità e i nuclei familiari che a novembre hanno terminato le prime 18 mensilità (o le 36 mensilità) e dopo la sospensione del pagamento a dicembre hanno ricevuto nuovamente la ricarica entro il 15 gennaio o hanno inoltrato una nuova domanda all’Inps, riceveranno la somma tra il 27 e il 28 febbraio
Per queste categoria, ci potrebbero essere sorprese. Il rinnovo dell’Isee entro la scadenza del 31 gennaio 2023 potrebbe aver comportato un miglioramento o un peggioramento della situazione economica familiare e questo andrebbe a determinare un aumento o una riduzione dell’importo
Coloro che non hanno rinnovato l’Isee entro la fine di gennaio 2023, invece, si troveranno con il pagamento di febbraio in sospeso, ovvero, non riceveranno alcun importo
Per tornare ad avere il beneficio bisogna provvedere a rinnovare l’Isee entro la fine della prossima settimana per permettere all’Inps di effettuare i dovuti controlli ed erogare la mensilità di febbraio entro la metà di marzo
Fino a quando non si provvede ad aggiornare il proprio Isee, potrebbe perdurare la sospensione del reddito di cittadinanza. Una volta effettuato il rinnovo si dovrebbe ricevere l’accredito con gli arretrati
Per controllare se e quando arriva il pagamento del reddito di cittadinanza, i beneficiari possono sempre accedere all’area riservata del servizio dedicato sul sito ufficiale MyInps con le credenziali Spid, Cie o Cns
Intanto la ministra del Lavoro Marina Calderone ha presentato alcune ipotesi su cosa intende fare il governo Meloni per sostituire il reddito di cittadinanza. A Il Sole 24 ore ha detto che “ci saranno percorsi differenziati”
Da una parte, sarà prevista “assistenza per chi si trova in situazione di difficoltà“, cioè per coloro che riceveranno il Rdc per tutto il 2023 e che, non potendo lavorare, dovranno ricevere un’altra forma di sussidio dall’anno prossimo
Dall’altra, sarà posta “attenzione alla platea degli occupabili“, che è una platea “mobile” e per i quali “l’obiettivo strategico è l’inclusione attiva, in modo che le persone vengano prese in carico prima di arrivare al sussidio”
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