“Carenza di programmazione per uno sviluppo della società”. Così la Cisal Energia Salerno ha giustificato la giornata di mobilitazione che si è tenuta lunedì per la vertenza Sistemi Salerno – Servizi Utility. Con lo sciopero, ha aggiunto il segretario Angelo Rispoli, si è voluta denunciare l’assenza di azione strategica da parte del Comune di Salerno.
“Purtroppo, l’Ente comunale ha affidato ad Utility, con contratti pluriennali, attività (importanti e di responsabilità) spesso senza definire adeguati ricavi o senza adeguarli a seconda di modifiche legislative che impattavano sulle entrate (non garantendo il giusto equilibrio di bilancio societario), oltre che senza prevedere il corretto numero di risorse umane da dedicare (che devono garantire sia la quantità che la qualità dei servizi). Con l’indizione dello sciopero si chiama in causa il senso di responsabilità del nostro datore di Lavoro, il Comune di Salerno: la precaria situazione di Sistemi Salerno – Servizi Utility s.r.l. continuerà fin quando l’Ente non prenderà nuove decisioni in merito alla formalizzazione di nuovi affidamenti (se vi è la volontà di farlo per il futuro). Se invece, vi sono altre difficoltà, eventualmente anche legate all’evoluzione normativa sempre più stringente sugli affidamenti alle partecipate, si chiede una rapida presa d’atto e una “exit strategy” con un programma di riorganizzazione che garantisca gli attuali livelli occupazionali. Quindi, è urgente un tavolo permanente di lavoro”.
Tra i punti indicati come imprescindibili, “una concreta e rapida riorganizzazione della Società sulla base di un piano programmatico pluriennale (con nuovi affidamenti/servizi da formalizzare con giusta remunerazione), rispettando tempi certi/già definiti, a garanzia della stabilità di bilancio per gli anni futuri; una rivisitazione della pianta organica, con l’individuazione del corretto numero di risorse umane impiegate/da impiegare, adeguamento dei livelli funzionali e, se necessario, prevedere nuove assunzioni al fine di un miglioramento della qualità del lavoro interna (i dipendenti continuano a vivere una fase di difficoltà organizzativa nell’esecuzione di tutte le mansioni) ed esterna (gli stessi non riescono più a garantire gli standard minimi di qualità dei servizi a utenti e cittadini salernitani)”.
Il prossimo 8 marzo si terrà un incontro ad hoc al Comune di Salerno per discutere della vertenza.
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