Secondo l’esperto bisogna condurre gli studi clinici per nuovi antibiotici o strategie preventive in Asia, poiché quasi la metà dei cinque milioni di decessi per AMR nel 2019 si sono verificati in questa regione. Paterson ha affermato che in alcuni ospedali dell’Advance-ID metà delle infezioni batteriche nei pazienti in terapia intensiva sono resistenti ai carbapenemi, una classe di potenti antibiotici riservati all’uso nelle infezioni batteriche multiresistenti.
Tra le cause inquinamento e riscaldamento climatico
Gli ospedali che partecipano alle sperimentazioni avranno l’opportunità di accedere a nuovi farmaci. La rete sceglierà due o tre della dozzina di potenziali farmaci da testare, con la prima sperimentazione multiospedaliera che dovrebbe iniziare più tardi nel 2023.
Per le motivazioni di questo aumento della resistenza agli antibiotici arriva la risposta dell’Unep, il Programma delle Nazioni unite per l’ambiente secondo cui il riscaldamento globale gioca un ruolo determinante nella diffusione dei cosiddetti “superbatteri”: pericolosi ceppi che possono causare gravi infezioni e che, per la loro capacità sopravvivere con più probabilità ai farmaci, rendono gli antibiotici meno efficaci.
Le temperature alte e il forte inquinamento di acqua aria e suolo contribuiscono alla crescita batterica e alla diffusione dei germi resistenti agli antibiotici perché il calore può favorire la mutazione dei batteri. I batteri mutati sono sempre più forti e resistenti perché trasmettono la resistenza agli antibiotici e la diffondono.
Fonte: NewsMondo
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