“Riformare il calcio italiano? Sono anni che diciamo che i club hanno conti disastrosi, non in regola – ha anche affermato Iervolino -. Adesso in Lega Calcio non c’è armonia e coesione per trovare una linea condivisa. Ci sono società che vogliono continuare sempre sulla stessa linea, e altre che vogliono cambiare. La Salernitana sposa l’idea di una banca d’affari che sorregga le nostre iniziative, bisogna trasformare il calcio in una media company. I fondi di investimento possono portare tanti introiti provenienti al di fuori dell’Italia”. E sui diritti tv: “E’ plausibile che tra un anno arrivino offerte inferiori”.
“Il calcio si può fare a costi più bassi? Sì, il problema si trova nella pressione dei tifosi, che vogliono squadre formate da nomi altisonanti, che abbiano tanti ricambi, che vincano – ha aggiunto il patron della Salernitana -. Le società così spendono più di quanto ricavano. Bisogna educare i tifosi a comprendere che le scelte di riduzione delle spese che si faranno nei prossimi anni dipenderanno dai disastri del passato. Bisogna pensare sul medio-lungo periodo: la cosa più importante per un club è avere un progetto sostenibile, senza gli alti e i bassi che poi creano fallimenti e disastri che pesano sui tifosi e sulle città”.
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