I militari della Compagnia di Vallo della Lucania, all’esito di un’ispezione nei confronti di una società attiva nel settore del commercio delle autovetture, hanno riscontrato numerose operazioni di trasferimenti di denaro contante, effettuate in modo frazionato ed al di sotto delle soglie previste ex lege, in violazione della normativa antiriciclaggio che sancisce le “limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore”.
Le attività eseguite, si sono concentrate sull’analisi di tutti i conti correnti della ditta, che ha permesso di svelare il modus operandi dell’amministratore, il quale prelevava i soldi in contanti dalla banca, contabilizzandolo quale aumento di cassa, per poi trasferirli a se stesso.
In particolare, i finanzieri hanno quantificato in oltre 210 Mila euro le somme trasferite dalla società a beneficio del socio unico, scoprendo che tale importo è stato erogato attraverso 130 operazioni, catalogabili quali smurfing (cioè, operazioni di versamento effettuate con una certa regolarità, che mostrano legami tra di loro, e che sono riconducibili all’intenzione di mantenersi al di sotto del limite previsto dal Legislatore per far scattare la segnalazione ed il controllo previsto dalle leggi sul riciclaggio di denaro).
Inoltre, sono stati riscontrati ulteriori trasferimenti di denaro, quali restituzioni socio/persona fisica – società, superiori a 65.000 euro, avvenuti con le stesse modalità attraverso 18 versamenti frazionati.
Di tali violazioni è stata informata la Ragioneria Territoriale dello Stato di Salerno, al fine di elevare le previste sanzioni amministrative, quantificate per un importo pari ad oltre 300mila euro.
L’azione di servizio evidenzia la massima attenzione della Guardia di Finanza sul monitoraggio dei flussi finanziari, in quanto costituisce il metodo più efficace per individuare i capitali di origine illecita, prevenendo e contrastando forme di riciclaggio destinate ad inquinare l’economia legale ed alterare le condizioni di concorrenza.
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