La Corte di Appello di Salerno non ha fatto sconti: confermati il giudizio di primo grado e le diciotto condanne per capiparanza e fedeli che, in occasione della processione di San Matteo del 21 settembre del 2014, affrontarono a muso duro l’allora arcivescovo di Salerno. monsignor Luigi Moretti.
Le accuse – come riporta il quotidiano “La Città” oggi in edicola – spaziano dalla turbativa di funzione religiosa e vilipendio di un ministro del culto.
Secondo la pubblica accusa, i capiparanza presero le redini della processione contro le direttive del vescovo.
Furono così realizzate le “girate” che erano state di fatto vietate dall’alto prelato.
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