Ma la metamorfosi del secondo tempo, quando la Salernitana è sembrata afflosciarsi quasi scomparendo dalla partita, nonostante i cambi dell’allenatore portoghese, è apparentemente inspiegabile e merita più di una riflessione a freddo.
E soprattutto vanifica una vittoria, mettendo addirittura nel finale a rischio finanche il pareggio, che per atteggiamento tattico, scelte iniziali di formazione e approccio alla gara (insieme al vantaggio portato negli spogliatoi) sembrava già impacchettata. Peccato, perché la pratica salvezza, a 10 giornate dalla conclusione del campionato, poteva essere già – virtualmente – archiviata».
Di Enrico Scapaticci
Quando la dite una verità? Da Nicola a Sousa non è cambiato particolarmente molto in termini di risultati. Sousa ha vinto solo una volta e oggi contro una squadra sulla carta più scarsa ha rischiato un tracollo. Non è colpa del tecnico, ma sempre e solo del DS che qualche giornalista improvvidamente ha iniziato a difendere e addirittura esaltare. Questa squadra è scadente in ruoli chiave, ha preso giocatori a casaccio, e al netto di una spesa esorbitante (che aumenterà se si vuole riscattare gente come Dia), ha fatto gli stessi punti dello Spezia. Questa è la verità. Se i giornalisti vogliono fare il proprio dovere e vogliono il bene di questa squadra bisogna chiedere a gran voce l’allontanamento del DS e l’arrivo di qualcuno in grado di costruire una squadra l’anno prossimo. Con un campionato così modesto salvarsi è un pessimo risultato.