In una lunga intervista pubblicata dal quotidiano Il Mattino, Annamaria Vacchiano parla di Marza Capezzuti: “Ho cercato di salvarla, ma non ci sono riuscita. E questo mi fa sentire tanto in colpa“. Annamaria che non viveva più nella casa degli orrori racconta del rapporto non buono con la madre: “Mi chiamava bastarda… ed io avevo paura di lei». Per quanto riguarda uno dei prelievi con il bancomat di Marzia ed attribuiti a lei Annamaria precisa che non sapeva che apparteneva alla ragazza. Il bancomat glielo diede la madre perchè per prelevare 50 euro che le servivano
«Ho preso coraggio soltanto quando sono andata a parlare con il magistrato Licia Vivaldi: lei è stata molto materna e decisa. Mi ha spiegato che dovevo avere coraggio e che dovevo salvare i miei fratelli più piccoli. Che non dovevo sentirmi in colpa… Ho ancora tanta paura. Ho paura che mia madre esce e mi ammazza. Ho paura di quello che può pensare di me. La notte ho gli incubi e rivedo davanti ai miei occhi la scena di Marzia che veniva strangolata, di mio fratello che mi viene strappato dalle braccia. Io Marzia volevo salvarla… e non ci sono riuscita…».
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