Dopo la battuta d’arresto degli anni pandemici, il fuori casa torna a fare ottimi numeri, tanto che nel 2022 arriva a superare gli 85 miliardi del 2019 con un plus di 8,6 punti percentuali. Per il 2023 si stima un ulteriore balzo in avanti, con un mercato che potrebbe addirittura raggiungere i 99 miliardi di euro. Le previsioni di TradeLab fanno riferimento alla reazione dei consumatori rispetto alle precedenti (e recenti) crisi finanziarie italiane.
La straordinaria ripresa nel 2022 diventa ancora più evidente se si analizza la situazione internazionale. Se i primi mesi sono stati impattati ancora dalla variante Omicron, nonostante lo scoppio del conflitto in Ucraina sul finire del primo trimestre, a partire da marzo i consumi fuori casa sono gradualmente tornati ai livelli pre-pandemia, sia nell’exploit estivo, sia nell’ultimo quarto dell’anno, quando ci si aspettava una diminuzione dei consumi causata dall’impennata delle bollette e delle materie prime. L’aumento del costo della vita non è riuscito a impattare sul fuori casa, che anzi ha registrato scontrini medi più alti.
Nel primo trimestre 2023 TradeLab registra 660 milioni di visite e quasi 7 miliardi di euro a gennaio. Più che in passato, le persone scelgono il fuori casa per incontrare amici, partner, celebrare occasioni speciali, e ne fanno esperienze insostituibili che offrono momenti di micro-felicità. Tale atteggiamento spinge gli italiani a decidere di non azzerare e talvolta neanche diminuire il budget dedicato all’away from home.
A impinguare le casse di ristoranti, pizzerie, pub, bar non sono solo gli italiani; la presenza dei turisti stranieri è fondamentale e fa spostare di molto l’ago della bilancia. Secondo le analisi, il 2023 sarà un anno record per le presenze straniere nel nostro Paese, che aiuteranno a generare 10,5 miliardi di euro nelle casse del fuori casa nostrano.
di Tony Ardito
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