Nello specifico, sono state svolte mirate attività d’indagine nei confronti di un’impresa fallita, le quali hanno consentito di accertare l’esistenza di un articolato sistema fraudolento, operato attraverso la distrazione di somme di denaro e lo spossessamento di mezzi pesanti utilizzati per l’attività di trasporto merci.
Le attività hanno permesso di individuare il legale rappresentante di una società di Pagani che, in prossimità del deposito della sentenza di fallimento, richiedeva ed otteneva l’illecito ausilio da parte di un amministratore di un’altra società il quale, fittiziamente, manifestava l’esistenza di un debito contratto dal trasportatore per l’acquisto di un’autovettura.
Oltre alla finta acquisizione del veicolo, è stato anche accertato il plurimo trasferimento distrattivo di mezzi utilizzati per il trasporto, mediante la creazione di una falsa scrittura privata, a beneficio di una terza impresa, anch’essa compiacente.
L’esito delle investigazioni ha portato alia segnalazione all’ Autorità Giudiziaria delle condotte penalmente rilevanti, per le quali questa Procura delegava le Fiamme Gialle della locale Compagnia ad eseguire il sequestro degli importi sottratti alla procedura fallimentare. Pertanto, si è proceduto al sequestro dei mezzi pesanti, aventi un valore commerciale di oltre 150mila euro.
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