È la richiesta – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – inoltrata da Cittadinanzattiva e Tribunale per i Diritti del Malato, attraverso Margaret Cittadino e Maria Grazioso, alla luce delle diverse segnalazioni sulla carenza di organico del reparto, dal quale consegue sovraccarico anomalo di turni, di orario di lavoro e incremento del rischio clinico soprattutto in sala operatoria e al Pronto soccorso, nonché disapplicazione di normative italiane ed europee.
«Siamo a conoscenza inoltre che le procedure concorsuali per chirurghi sono complete anche con la relativa graduatoria definiva in data 3/5/2023», hanno dichiarato Cittadino e Grazioso.
Stando a quanto emerso finora, infatti, i primi in graduatoria avrebbero deciso di non andare al reparto di cardiochirurgia d’urgenza, optando invece per altri reparti.
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