Il racconto di una scommessa, di come il più giovane segretario del Partito Socialista Italiano in 131 anni di storia, ha riportato in vita uno tra i più antichi giornali d’Italia, l’unico foglio di partito settimanale attualmente in edicola, l’Avanti! della domenica. Un anno raccontato dipingendo la vita politica dell’Italia, fotografando le urgenze di un Paese che a fatica si riprende dalla pandemia, con la sinistra sconfitta alle ultime elezioni politiche, la destra sovranista al governo e una guerra nel cuore dell’Europa.
È il senso del libro, dal titolo “Di nuovo Avanti”, Francesco D’Amato editore, che oggi Enzo Maraio, ha presentato in anteprima al Salone del Libro di Torino e che uscirà a giugno in tutte le librerie italiane. “Un progetto editoriale che è più “di servizio” per una comunità democratica che vuole leggere gli eventi dell’ultimo anno, e interpretare i profondi cambiamenti che il nostro Paese ha subìto, sia sul piano dell’accentuazione della fragilità sociale, che sul piano dei diritti. Una cassetta degli attrezzi per la sinistra, per poter governare la società che cambia così rapidamente” – ha detto Maraio durante la presentazione. “Prima che si insediasse questo governo, avevamo tratteggiato “la vera Giorgia”, che è ancora quella del palco di Vox, quando urlava al sovranismo esasperato, nonostante il restyling di governo che ha provato a fare di se stessa. Ne abbiamo avuto la conferma anche ieri, con il presidente canadese Trudeau che nel faccia a faccia con Meloni si è chiaramente detto preoccupato dell’idea che il nostro governo ha dei diritti. È esattamente questa la percezione che hanno all’estero di noi, di un governo cioè “frontista”, poco credibile nel confronto con il resto del mondo. FdI aveva già dimostrato il suo rifiuto per le libertà individuali – ha sottolineato Maraio – votando in Europa a favore dell’antidemocratico Orbàn proprio sul tema dei diritti”.
Il segretario del Psi Maraio ha anche evidenziato come “mentre spira un vento sovranista in tutta Europa, la sinistra abbia dimostrato di essere diventata tafazziana, visto che si divide continuamente e nei momenti elettorali cruciali non riesce a dimostrare unità e un progetto comune per l’Italia. Noi abbiamo indicato la strada per evitare l’isolamento: una sinistra socialdemocratica, sul modello dei grandi paesi europei dove i socialisti sono al governo, come Spagna e Germania, per essere più competitivi. E il banco di prova saranno le elezioni Europee del 2024 che saranno decisive. E la sinistra in Italia tornerà credibile soltanto se resisterà al fascino del populismo, abbandonerà il massimalismo giudiziario, preferirà l’etica pubblica al moralismo e coniugherà la competitività delle nostre imprese col lavoro.”
Enzo Maraio, classe 1978, è il più giovane segretario del Partito Socialista Italiano in 131 anni di storia. È avvocato, padre di Angelo. Si è formato politicamente nella FGS e ha aderito al Psi sin da ragazzo, ricoprendo sempre ruoli apicali nel partito, cui ha impresso, da leader, una linea autonomista e identitaria. È stato Assessore al comune di Salerno per due mandati, con deleghe al Turismo, portualità e beni culturali e al Turismo e sport. Ha ricoperto il ruolo e consigliere regionale in Campania. È stato promotore della Legge sulle linee vita per la sicurezza sul lavoro, e dell’Organizzazione della offerta della destinazione turistica di Salerno.
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