Dal 25 al 28 maggio 2023 torna lo Youth Climate Meeting, l’annuale assemblea dei giovani attivisti e attiviste di Legambiente, giunta alla sua quinta edizione e che per la seconda volta si svolge nella meravigliosa Oasi Dunale di Paestum (SA), dove i volontari di Legambiente Paestum hanno trasformato quella che era una discarica in un’area protetta, un luogo simbolo del lavoro che i volontari di Legambiente svolgono in territori difficili ma ricchi di potenzialità.
Oltre 300 tra giovani attiviste ed attivisti da tutta Italia, trascorreranno quattro giorni guidati da un unico filo conduttore, quello dell’attivismo ambientale, sociale e per la pace che raggiungerà il suo culmine il 28 maggio con tre momenti clou dell’evento: l’incontro, insieme ai principali movimenti per il clima – Fridays For Future; Ultima generazione; Per il Clima Fuori dal Fossile – per coordinare al meglio le proprie azioni contro la crisi climatica; il dibattito politico che vedrà il Presidente di Legambiente, Stefano
Educazione non formale, inclusiva e partecipativa tramite workshop e tavoli tematici, questo rappresenta lo Youth Climate Meeting, l’evento che per quattro giorni trasformerà Paestum nella capi
“Quella della crisi climatica e i danni irreparabili sempre più frequenti che sta causando sono questioni gravissime che dobbiamo affrontare nel più breve tempo possibile, indirizzando dal basso politiche e azioni concrete verso una vera e veloce transizione ecologica. Questo uno degli obiettivi del nostro Youth Climate Meeting – dichiara Serena Carpentieri, Vicedirettrice generale di Legambiente – che ci consentirà di approfondire e pianificare insieme ai giovani di Legambiente e a tanti movimenti giovanili i prossimi passi per essere sempre più incisivi nella lotta al cambiamento climatico, a partire dallo sviluppo ormai non più procrastinabile delle energie rinnovabili per liberarci finalmente dalla dipendenza delle fonti fossili”.
Tra i temi che si affronteranno, si parlerà di falsi miti del gas e nucleare, l’urgenza di una transizione ecologica realmente sostenibile – nell’ambito della quale, scuola ed università possono svolgere un ruolo centrale – la necessità di realizzare una vera giustizia climatica a tutela di quei popoli che meno inquinano, ma che più subiranno gli effetti della crisi climatica. Ad intervenire saranno, oltre gli esperti di Legambiente, anche Rossella Muroni (Nuove Rigenerazioni), Davide Sabbadin (European Environmental Bureau), Davide Dioguardi (Fridays For Future), Valerio Renzoni (WWF Young), Mariano Di Palma (Libera), i rappresentanti delle associazioni universitarie, Antonio Prestera (REDS); Tommaso Martelli (UDS) e Margherita Esposito (UDU).
“La partecipazione e il coinvolgimento dei giovani – dichiara Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania – rappresenta il cuore pulsante dello Youth Climate Meeting. La giusta transizione energetica deve partire dal basso e l’incontro che promuoviamo rappresenta un ulteriore passo di un percorso di formazione intrapreso con i nostri volontari per disseminare sui loro territori queste tematiche.
I giovani hanno le idee ben chiare su quello che vogliono e sulle azioni che i Governi devono mettere in campo per accelerare, davvero, il cambiamento ecologico ed energetico del Paese e per tutelare l’ambiente. Le mobilitazioni a cui assistiamo in tutto il mondo sono l’esempio concreto di quanto sia cresciuta tra loro la consapevolezza e l’attenzione sui temi ambientali e siamo convinti che in questi giorni di Youth Climate Meeting a Paestum possa diventare un laboratorio unico”.
Mobilitazione ambientale, ma
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