Approvata dalla giunta comunale la bozza della convenzione tra il Comune di Capaccio Paestum e il Tribunale di Salerno per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità, a titolo gratuito e senza rimborso spese, di persone condannate o imputate a beneficio della collettività, nei casi previsti dalla legge. Alla base della convenzione, l’articolo 27, comma 3, della Costituzione della Repubblica italiana.
Stando alla convezione, che avrà la durata di un anno, saranno cinque le persone condannate o imputate che il Comune di Capaccio Paestum si rende disponibile a inserire nei servizi che svolge per realizzare le proprie finalità istituzionali. L’inserimento delle cinque persone, che espleteranno attività di volontariato, avverrà secondo le modalità e i tempi concordati e previa autorizzazione del magistrato di sorveglianza. Durante lo svolgimento del lavoro, il Comune assicura misure necessarie a tutelare l’integrità fisica e morale delle persone impiegate.
«La nostra Costituzione, all’articolo 27, stabilisce che “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato” – dichiara il sindaco Franco Alfieri – Troppo spesso, però, questo principio viene ignorato. La convenzione che il Comune di Capaccio Paestum è pronto a stipulare con il Tribunale di Salerno va esattamente in questa direzione. Diamo la possibilità a persone condannate o imputate, ovviamente previa autorizzazione del magistrato di sorveglianza, di espletare attività di volontariato nella nostra Città. In questo modo, mettendosi a servizio della comunità, avranno modo di intraprendere un cammino utile, un’esperienza necessaria per il loro graduale reinserimento nella società».
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