Rocco Hunt proviene da una famiglia umile e la sua casa non era certo una reggia: “La casa era umida, specie d’inverno, ma non c’erano i soldi per chiamare il pittore e togliere le macchie. Però le canzoni più belle le ho scritte lì, anche Nu juorno buono. Avevo fame di vita, di emozioni, di conoscenze. ” Nonostante questo i pasti in tavola non sono mai mancati a casa dell’artista: “Quella mai, ringraziando Dio. Papà era operatore ecologico e si è sempre fatto in quattro per noi, anche quando è rimasto disoccupato e lo vedevo piangere la sera”.
Rocco Hunt, sempre molto discreto sulla sua vita sentimentale, ha svelato come ha conosciuto sua moglie Ada: “Siamo amici dall’adolescenza, da quando lavoravo in pescheria. Siamo sposati da 6 anni, oddio no, da 7, se mi sente mi ammazza” ha dichiarato l’artista al Corriere della Sera.
Il rapper ha poi confessato che ci è voluto un lungo corteggiamento per conquistarla: “Come tutte le donne si è fatta desiderare, le sono stato appresso per due o tre anni. Poi, quando cominciava a cedere, mi sono fatto desiderare io. Ma ho resistito due mesi“. Hunt è diventato papà a soli 23 anni: “E sono fortunato, Giovanni detto Giò Giò a sei anni è un bambino sensibile, educato, per niente viziato, frequenta una scuola internazionale a Milano“.
“per niente viziato, frequenta una scuola internazionale a Milano”… e si er viziat addó u mannav!!!
..il titolo del servizio e’ completamente sbagliato, se mai doveva essere.. A noi di Salerno, ci chiamano “pisciaiuoli”, sia dalla provincia, in paesi tipo mercato san severino ed altri, ed anche, non me lo aspettavo, a napoli, come se a napoli non esistesse il mare e neanche i pesci che ci vivono dentro, e quindi neanche i pescivendoli che lo vendono.Perche’ noi Salernitani, non ci chiamiamo MAI tra noi pisciaiuoli, sono gli altri leggi sopra…