I “camici bianchi”, infatti, hanno inoltrato al direttore generale Vincenzo D’Amato – come riporta, in apertura della prima pagina, il quotidiano “La Città” oggi in edicola – due diffide.
I sette pneumologi si sono affidati ad un legale per intimare all’Azienda ospedaliera universitaria di non continuare più a pianificare disposizioni nei loro confronti al di fuori del reparto di Pneumologia, dove sono stati assunti.
Invece continuano a ricevere ordini di servizio presso il reparto dell’area critica non affine alle loro specifiche competenze.
I turni al Pronto soccorso per gli pneumologi sono partiti dal luglio 2022 e «il numero sarebbe tale dal rasentare gli estremi del Mobbing», è scritto nel documento.
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