L’architettura della tomba in blocchi di travertino e con copertura a doppio spiovente è di particolare rilievo.
Alla tomba si accedeva attraverso una scalinata ripida realizzata nel banco di travertino. La parete di fondo presenta una scena di ritorno del guerriero, eseguita con una discreta padronanza e inserita armonicamente tra i partiti decorativi. Sulle pareti laterali sono presenti festoni e melagrane.
Eccezionalmente dipinta anche la porta di accesso alla tomba. Il defunto non aveva altri elementi di corredo ma indossava una coroncina in lamina d’oro della quale si conservano alcuni frammenti. La cronologia al momento è affidata ai soli confronti iconografici che proiettano il defunto tra le élites italiche della fine del IV sec. a.C.
Tra più di diecimila tombe la t. 10043 è parte di un campione ridottissimo di sepolture dipinte, quattro attestazioni, una delle quali messa in luce nella stessa area e ora musealizzata presso il Museo Nazionale Gli Etruschi di frontiera di Pontecagnano“.
E’ quanto ha dichiarato, in un comunicato stampa, la dottoressa Raffaella Bonaudo, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino.
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