Donna aggredita su lungomare, Rispoli (Csa): “Rispettare accordi presi in Prefettura”

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Ieri sera, sui viali del lungomare, si è registrato l’ennesimo episodio di violenza e soprattutto di pericolo per la pubblica e privata incolumità. Una giovane donna italiana, con evidenti ferite sul corpo, ha chiesto il soccorso del personale della polizia municipale operante in zona, raccontando varie versioni di quanto accaduto, frutto di un evidente stato confusionale. Nel frattempo, gli agenti, nell’intento di stabilire quanto effettivamente avvenuto, provvedevano a svolgere delle prime indagini.

Un cittadino, probabilmente di nazionalità gambiana, aggrediva e feriva gli agenti al fine di non farsi generalizzare. Quest’ultimi, sebbene feriti e con l’aiuto di altre pattuglie, riuscivano ad arrestare il cittadino straniero, attualmente presso la caserma Pisacane in attesa del processo per direttissima che si celebrerà domani.

Una custodia resasi necessaria presso la caserma Pisacane in quanto la polizia municipale non dispone di camera di sicurezza, ma anche al fine di non gravare sull’organico già carente della polizia di Stato.

Infatti, la custodia è effettuata dagli uomini e dalle donne della polizia municipale, sottraendo ulteriori unità alla vigilanza sulla città in un giorno già impegnativo vista la processione della Madonna del Carmelo.

Inoltre, in barba a tutti gli impegni assunti di collaborazione interforze nell’ultimo Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica in Prefettura, verrà violato il contratto di lavoro perché la vigilanza di stanotte del fermato verrà effettuata dagli uomini della polizia municipale che interverranno in reperibilità. Tecnicamente, la reperibilità è utile a fronteggiare gli eventi imprevedibili e la custodia di un fermato da due giorni non è certo questo tipo di evento.

“Ai colleghi feriti della polizia municipale di Salerno va la mia solidarietà e l’augurio di pronta guarigione. Inoltre faccio i complimenti ai colleghi della polizia municipale intervenuti e, in particolare, ai responsabili del servizio gli ufficiali Ciro Carbonaro ed Cecilia Aurilio, oltre al luogotenente Rocco Landi che hanno dovuto dirigere una importante operazione di polizia giudiziaria all’indomani della riforma Catarbia, adoperandosi con professionalità e sopperendo alle strutturali carenze”, ha detto Angelo Rispoli, segretario generale del Csa provinciale.

“Ai politici e, in particolare, al sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, e all’assessore alla Sicurezza, Claudio Tringali, chiedo di prendere atto di quanto avvenuto e quindi verificare che gli impegni assunti nello scorso Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica non sono stati rispettati. Occorre non far passare sotto gamba l’episodio ma pretendere ed adottare decisioni concrete e risolutive, come l’intensificazione dell’attività interforze e disporre che i fermati vengano custoditi in locali idonei all’interno della casa circondariale di Salerno. La città ha diritto ad avere un Corpo di polizia municipale congruo numericamente e soprattutto attrezzato”.

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