Una parte del sedime rimosso dallo scolo è finita a mare, sporcando l’acqua e diffondendo nell’aria un odore disgustoso.
E certamente, con questo caldo, è molto complicato tenere i salernitani lontani dal mare di Mercatello (su cui si ripercuote l’attività di scavo) e, per di più con le finestre chiuse.
«Mi domando quando – considera sui social Roberto Vicinanza, storico bagnante della zona, in un post diventato “virale” sui social – chi governa questa città inizierà a provare po’ di vergogna.
Quindici giorni fa con i bagnanti in spiaggia si sono ricordati che bisognava spianare la sabbia, mettendo a repentaglio l’incolumità pubblica con ruspe e gru in mezzo ai bambini.
Oggi, a metà estate, si sono ricordati che bisognava ripulire il “chiavicone” e, ora, per almeno una settimana non sarà possibile nemmeno mettere un piede in acqua.
Questa amministrazione dovrebbe dare le dimissioni in blocco perché non capace, non ne stanno imbroccando più una».
L’assessore all’Ambiente, Massimiliano Natella, tenta di giustificare anche la tempistica dell’intervento: «Dobbiamo togliere il sedimento che si era creato nel canale che sfocia a mare dopo le mareggiate di maggio e giugno.
Per un paio di giorni la ruspa sarà impegnata ad abbassare il livello del canale per consentire il migliore deflusso dell’acqua del fiume nel mare».
Sono trent’anni che queste amministrazioni fanno danni, di che si vogliono vergognare!!! Facce di bronzo, per non dire altro!! Chi li tiene, indegnamente, su quelle poltrone? Salerno è stata uccisa e continuano ad infierire su un cadavere!!