A diffondere le importanti novità contenute nel provvedimento è stata l’Ancma, associazione aderente a Confindustria che riunisce le maggiori aziende italiane costruttrici di veicoli a due ruote e artefice degli emendamenti relativi alla sicurezza dei motociclisti e alla mobilità delle due ruote accolti nel testo approvato dalla Commissione Trasporti della Camera. Una delle novità più importanti, che certo farà piacere ai centauri e ai pendolari ‘forzati delle due ruote’ è la possibilità per scooter e motocicli 125cc di circolare su tangenziali ed autostrade, se i mezzi sono guidati da conducenti maggiorenni. Una storica richiesta dell’Ancma che precisa come “così l’Italia si allinei al resto d’Europa, dove questa limitazione non è mai esistita”.
Buone notizie anche per le biciclette: introdotto il principio che le corsie riservate ai mezzi pubblici potranno in futuro essere percorse anche da biciclette e motocicli. Una misura “destinata ad accrescere la sicurezza degli utenti delle due ruote – precisa Ancma – in quanto li separa dal traffico ordinario ed è stata mutuata dall’esperienza di altre città europee, come Londra”. Cattive notizie, invece, per i ladri di biciclette: per favorire l’identificazione e il recupero di quelle rubate è prevista l’introduzione di un sistema di marchiatura volontaria del telaio.
E novità sono previste anche in tema di strade. Il Ministero dei Trasporti viene incaricato di predisporre linee guida destinate agli enti proprietari che definiscano criteri di progettazione e costruzione di infrastrutture stradali sicure per gli utilizzatori di veicoli a due ruote. In proposito l’Ancma ribadisce di aver redatto, in collaborazione con il DISS (Dipartimento di Sicurezza Stradale) dell’Università di Parma, un vademecum utile a progettisti e tecnici per realizzare infrastrutture che limitino i rischi per i motociclisti, in linea con gli standard comunitari.
Pazzi!!!
obbligateli ad imparare le norme del codice della strada!!
ma non li vedete ? sorpassi a destra,sorpassi in prossimità degl incroci,cambi di corsia senza segnalarli.
E quei ciclisti della domenica che vanno in giro in gruppo pensando che stanno facendo il giro d’Italia?
li avvisate che il codice della strada vale anche per loro.
e allora i cinqanta perhè no? e dai! anche le bici.
Tanto per far vedere che fanno qualcosa. Invece di inasprire le pene e farle diventare effettive senza sconti per nessuno
Perché escludere i pedoni in autostrada, magari con la casacca catarifrangente?