L’afflusso di polveri naturali ha determinato un incremento delle concentrazioni di PM10. Difatti gli strumenti di misura del PM10 al suolo gestiti da Arpac hanno misurato nell’intervallo 20 luglio – 25 luglio 2023 aumenti delle concentrazioni orarie favoriti dalle condizioni meteoclimatiche caratterizzate dalla presenza di ventilazione dai quadranti meridionali.
Dai dati complessivi misurati e pubblicati sul bollettino quotidiano qualità aria sono stati osservati superamenti del limite giornaliero di 50 microgrammi/metro cubo nei capoluoghi Napoli, Caserta, Salerno, Benevento e nella conca Aversana-Nolana-Acerrana. Si registra dunque uno scenario di superamenti diffusi, a cui fa eccezione il comune di Avellino dove l’evento, pur non essendosi ancora tradotto in una media giornaliera che ecceda i limiti di legge, è risultato comunque significativo.
- Le previsioni riportate sul sito https://cemec.
arpacampania.it/ indicano una diminuzione nelle concentrazioni di polveri sottili a partire da domani 26 luglio.
Arpac invece dovrebbe analizzare ciò che viene emesso dagli aerei con le scie chimiche (come previsto da geoingegneria e cloud-seeding permesso dal governo da oltre un decennio) e che finisce nel suolo, sulla vegetazione e nelle coltivazioni, dato che risultano emesse borio, alluminio, stronzio e litio con conseguente danni disastrosi per l’uomo, gli animali, le coltivazioni e la natura.