Non è infrequente la domanda indirizzata al fedele sul “dove va” per esser rassicurati, dagli arcigni controllori, sulla legittima e immediata corresponsione dell’obolo. È una sorta di tassa sui turisti, non c’è dubbio, che spesso serve ad incamerare un po’ di danaro per la doverosa tenuta delle Chiese, visto la crescente disaffezioni dei fedeli a contribuire al mantenimento dei luoghi sacri, specialmente quelli che sono, quasi tutti, patrimonio artistico.
Quella che raccontiamo è una storia italiana che piacerebbe allo storico dell’arte toscano, Tomaso Montanari autore di un libro recente sulla “Chiese chiuse” e sulle conseguenze, anche affaristica, della desertificazione degli edifici di culto.
Vada a farsi un giro in Umbria e Toscana e scoprirà che funziona per i turisti così da parecchio. Allo stesso modo, nella chiesa di pregevole rilievo srorico-artistico il turista e il residente – qualora accede per motivi di culto – lo può fare gratis in un’area dedicata.
C’è da meravigliarsi ? Hanno sempre pensato ai loro affari…
A parte che avrei chiesto 2 eur per la Cripta e S Giorgio. Ma se il credente che vuole confessarsi al Duomo è sempre difficile se non impossibile come volete che sia contento a lasciare le offerte?