Tra le altre implicazioni del provvedimento, che ha un termine di 180 giorni per passare alla fase operativa, c’è il fatto che «i turisti non potranno più essere ospitati nei bassi stretti o nei garage», argomenta l’assessore regionale al Turismo Felice Casucci.
Finora, la Scia in Comune doveva essere presentata solo dai titolari di b&b e affittacamere (gestiti da imprese e con eventuali servizi di colazione) e dalle case vacanze (che mettono in affitto al turista un intero immobile per un periodo superiore ai 30 giorni). Le cose, a brevissimo, non staranno più così. Anche per gli affitti di pochi giorni bisognerà fornire diverse garanzie al municipio.
La circolare regionale ha per oggetto l’«estensione del Codice Unico Identificativo delle strutture ricettive alle locazioni brevi». In seguito alle disposizioni, «i Comuni sono tenuti a istituire un apposito registro per la tenuta della banca dati» e «i soggetti interessati all’attività sono tenuti a comunicare al Comune i dati catastali, l’indirizzo, il numero di camere e posti letto, i periodi di locazione effettuata», più «codice fiscale e pec» dell’host.
Per l’Assessore al Turismo del Comune di Salerno «quello che la Regione sta adottando è un provvedimento giusto per sanare l’abusivismo e per obbligare al rispetto delle regole chi ancora non lo fa. Se vogliamo avere ed offrire servizi di qualità, bisogna pagare quello che c’è da pagare, migliorare la nostra proposta e al tempo stesso essere duri nei confronti di chi prova a fare il furbo».
Per l’assessore comunale al Turismo e alle Attività produttive Alessandro Ferrara, la stretta giunta da Napoli porterà sicuramente risultati positivi: «Quello che la Regione sta adottando è un provvedimento giusto per sanare l’abusivismo e per obbligare al rispetto delle regole chi ancora non lo fa. Se vogliamo avere ed offrire servizi di qualità, bisogna pagare quello che c’è da pagare, migliorare la nostra proposta e al tempo stesso essere duri nei confronti di chi prova a fare il furbo».
I Comuni saranno tenuti a istituire un apposito registro per la tenuta della banca dati e i soggetti interessati all’attività dovranno comunicare alle amministrazioni i dati catastali, l’indirizzo, il numero di camere e posti letto, i periodi di locazione effettuata, più codice fiscale e pec dell’host. Questo dovrebbe dunque evitare che visitatori e turisti siano accolti in scantinati e garage. Occorre naturalmente tenere alta la guardia: «I controlli ci sono – chiarisce ancora Ferrara – Data la forte incidenza di presenze sul territorio ho dato mandato al comando dell’Annona tributaria di incentivare le proprie verifiche».
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