“Questa non è la prima volta che un dipendente di Busitalia Campania è stato oggetto di violenza durante il servizio, evidenziando la necessità di una maggiore sicurezza per i lavoratori. Le aggressioni cui sono costretti a confrontarsi quotidianamente dovrebbero spingere l’azienda a costituirsi parte civile e sostenere il dipendente coinvolto in ogni fase del procedimento legale”, ha detto Giorgianni
Il segretario generale dell’Ugl Autoferrotranvieri di Salerno, dunque, continua a sottolineare l’importanza di un adeguato presidio del territorio per prevenire tali episodi. “Serve che Busitalia Campania si faccia sentire a difesa del proprio personale, richiedendo pene certe e severe per gli aggressori. Una giusta punizione costituisce un deterrente essenziale contro il diffuso senso di impunità che spinge alcune persone a uscire di casa armate di coltelli, taglierini o altri oggetti contundenti con il potenziale di arrecare gravi danni o persino la morte. I dipendenti che operano in prima linea per fornire un servizio pubblico meritorio meritano rispetto e protezione. La sicurezza del personale dovrebbe essere una priorità assoluta per l’azienda e per l’intera comunità. A mio avviso, è fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica su questo problema, cercando il supporto e la collaborazione di tutte le parti coinvolte per garantire un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso per i dipendenti del trasporto pubblico locale”.
Oltre alle aggressioni, Giorgianni solleva anche la questione delle continue soppressioni di corse, a causa delle ferie degli operatori di esercizio. “Solo sabato scorso sono stati soppressi 15 turni a Salerno, ma la stessa situazione si verifica anche a Pagani e in altre sedi. Questo è un problema serio. Certo, queste aggressioni non sono giustificabili e vanno sempre condannate. Ma le lunghe attese sotto il sole per prendere un bus sono una causa di frustrazione per i cittadini. L’Ente concedente, da questo punto di vista, credo che debba valutare attentamente l’operato di Busitalia in questo contesto.
Commenta