Nella lotta per la giustizia salariale, l’Ugl Autoferrotranvieri non ci sta con la differenza di trattamento economico per le società afferenti al gruppo ferrovie dello stato.
In un contesto sociale ed economico complesso si condanna l’atteggiamento di Busitalia nei confronti dei propri dipendenti. Il Gruppo Fs Italiane, ha recentemente sottoscritto un accordo con le stesse organizzazioni sindacali che hanno firmato un verbale di accordo il 27 luglio scorso con Busitalia per incrementare il ticket pasto a 10,50 euro per tutti i lavoratori delle sue società con contratto nazionale di categoria per attività ferroviarie, riconoscendo così un sostegno concreto e adeguato alla forza lavoro.
Tuttavia, in Busitalia le stesse sigle avrebbero firmato per un ticket pasto di solo 6 euro dopo 8 anni dalla prima firma. Si è infatti passati dai 4 euro fino ad agosto per avere ora un aumento di soli 2 euro da settembre. Questo atteggiamento è stato duramente criticato dall’Ugl Autoferrotranvieri, che ha reso chiaro il proprio dissenso nei confronti di tale decisione.
Essere trattati come figli di un Dio minore con l’avallo delle stesse organizzazioni sindacali che hanno sottoscritto l’accordo di Fs lo troviamo quanto meno discriminatorio, offensivo ed ingiusto, nei confronti di noi lavoratori di Busitalia Campania che nulla hanno in meno di altri lavoratori del comparto.
Dobbiamo dire, senza ombre di smentita, se questi sono i risultati, che bene ha fatto la Ugl-Fna a non sottoscrivere il contratto Busitalia che sta costando in termini di prerogative non pochi sacrifici al sindacato Ugl ed ai lavoratori tutti ma che ci da la forza ad andare avanti ed a batterci per i nostri sacrosanti diritti.
Noi come Ugl ci siamo stati, ci siamo e sempre saremo al fianco dei lavoratori per un salario equo, un lavoro dignitoso per il benessere nostro e delle nostre famiglie.
È per questo motivo che facciamo appello ai lavoratori di darci il consenso e la forza necessaria per far sì che le nostre aspettative possano diventare realtà.
Gabriele Giorgianni, segretario generale dell’Ugl Autoferrotranvieri di Salerno, ha espresso apertamente la sua posizione sulla questione, dichiarando: “Il trattamento dei dipendenti da parte di Busitalia Campania è inaccettabile. Mentre il Gruppo Fs Italiane ha intrapreso un passo positivo per garantire un adeguato supporto ai propri lavoratori attraverso un aumento considerevole del ticket pasto, Busitalia Campania sembra aver ignorato le legittime esigenze dei propri dipendenti. Un accordo che, come sindacato, non abbiamo firmato”, ha detto.
L’accordo tra Fs Italiane e le organizzazioni sindacali ha rappresentato un passo in avanti verso il riconoscimento del valore delle risorse umane all’interno del Gruppo. Questo sforzo per garantire una retribuzione adeguata e il supporto alla forza lavoro è stato considerato un punto di partenza positivo, evidenziando il ruolo centrale dei lavoratori nel successo dell’azienda.
L’Ugl Autoferrotranvieri di Salerno ha ribadito la sua posizione di fronte a questa disparità, condannando l’atteggiamento di Busitalia Campania che sembra non rispecchiare la stessa sensibilità nei confronti dei propri dipendenti. In un momento in cui la lotta per condizioni di lavoro e stipendi equi è più rilevante che mai, il sindacato sottolinea l’importanza di considerare attentamente le decisioni aziendali e di garantire giustizia salariale per tutti i lavoratori.
“L Ugl Autoferrotranvieri ha sempre posto l’attenzione sul benessere dei lavoratori e sulla difesa dei loro diritti. In un periodo in cui la disparità salariale è ancora un problema, è nostro dovere sollevare la voce contro decisioni come questa. Non possiamo accettare che i lavoratori siano sacrificati a vantaggio di risparmi aziendali”, ha concluso Giorgianni. “Chiediamo a Busitalia Campania di riflettere seriamente e di rivedere questa politica che danneggia i dipendenti. Siamo qui per rappresentare gli interessi dei lavoratori e continueremo a farlo con determinazione. L’equità salariale e il rispetto dei diritti dei lavoratori non possono essere compromessi. Rimaniamo aperti al dialogo e alla collaborazione, ma al tempo stesso sottolineiamo che non esiteremo a prendere azioni incisive per difendere i diritti dei lavoratori. È fondamentale che le aziende capiscano che il successo a lungo termine è impossibile senza una forza lavoro motivata, soddisfatta e giustamente retribuita”.
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