Una decisione – come riporta, anche in prima pagina, il quotidiano “La Città” oggi in edicola – comunicata dal presidente Marco Bianchini non senza dolore.
E non senza affondi nei confronti della situazione dell’impiantistica sportiva cittadina e dell’amministrazione comunale . «Purtroppo la nostra è una realtà in cui fare sport è estremamente complicato», lo sfogo del patron.
«Da anni e anni si parla, si discute, si fanno promesse, si inaugurano opere solo sulla carta, ma di strutture sportive neanche l’ombra».
Già perché l’Alma Salerno, che nel recente passato ha avuto come impianto casalingo il Palatulimieri di via Allende, ha dovuto fare i conti con una situazione a dir poco complicata, e non solo per la fatiscenza dell’impianto della litoranea.
«È l’unica struttura coperta della città e da sola non può coprire il fabbisogno di tutte le società sportive, senza considerare i problemi ormai atavici.
Nell’ultimo anno non abbiamo potuto usare nemmeno le docce perché inagibili: i nostri agonisti sono stati costretti a tornare a casa sudati per lavarsi».
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