Questi ragazzi, anziché subire punizioni tradizionali – si legge nell’articolo -, sono stati coinvolti in servizi sociali, operando nelle mense per i meno fortunati, negli ospizi o dedicandosi alle pulizie. Questa soluzione ha il vantaggio non solo di “punire” il comportamento scorretto, ma di offrire anche un’opportunità di crescita personale e sociale.
La misura, adottata proattivamente dai presidi di Salerno, è stata tanto efficace che il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato di volerla rafforzare. Alcuni degli studenti hanno avuto l’opportunità di lavorare al Convitto Tasso Trani di Salerno, dove hanno prestato servizio in cucina e in palestra. Il rettore di questo istituto, Claudio Naddeo, svolge anche un ruolo importante a livello provinciale, essendo presidente dell’Associazione nazionale presidi.
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