I gestori dei lidi, però, tranquillizzano l’utenza: a loro dire – come riporta, anche in prima pagina, il quotidiano “La Città” oggi in edicola – non ci sarebbe nessun allarme ambientale, ma solo ciò che rimane del passaggio dei pescherecci che, contro le regole, passano a fare razzia a meno di un miglio dalla costa.
I pesci morti in riva non fanno altro che rinfocolare i malumori, pure se, in questo caso, c’è l’intera costa salernitana sotto accusa: le carcasse sono state rinvenute da Salerno fino ad Ascea, con i più vasti macabri rinvenimenti soprattutto a Mercatello, in località Lago di Battipaglia e a Paestum.
Siete ridicoli, il mare di Salerno è chiuso da 4 porti in soli 4 km e pretendete di farci il bagno. Poi vi sono fiumi e torrenti che scaricano pure, in questi 4 km senza più sfogo, grazie alle barriere dei porti, ovviamente navi natanti e barche di lusso vanno lavate pulite lucidate levigate, protette da alghe e molluschi incrostazioni nella opera viva, la carena, con vernici velenosissime che rilasciano sostanze in acqua per distruggere possibbili incrostazioni in carena, olii, idrocarburi per prteggere da ruggine le parti mettalliche ed i motori, olio protettivi per legni cere e detersivi per lavare le coperte ed i cuscini prendisole, tutto ciò finisce a mare.
Ovviamente poi, mica possono aspettare 20 miglia di distanza dalle coste (spesso non si allontanano mai tanto dalla costa e navigano a vista) per scaricare il pozzonero le barche dei signori vi cacano e addosso insieme ai crocieristi.
Sono scelte politiche.
È stato scelto volutamente di trasformare il mare di Salerno in latrina, continuate a votare i de lucra.
questo tipo di pesce mangia solo alghe, penso che con il caldo che ha fatto siano andate in fermentazione e diventate tossiche.ripeto se sono i pesci in foto può essere successo questo.