È stata Inarcassa, la cassa nazionale di previdenza per gli ingegneri ed architetti, a muovere – come riporta il quotidiano “La Città” oggi in edicola – alcuni rilievi sulla regolarità del bando con una base d’asta di circa 1 milione di euro per la progettazione e lo studio di fattibilità tecnico economica di un’opera del valore stimato di circa 262 milioni di euro.
Per Inarcassa sarebbero stati sottostimati i compensi professionali dovuti in seguito ad una sottostima complessiva della base d’asta.
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