“In maniere diverse – ricorda – è prevista negli USA, in Francia, in Inghilterra ed ancora in Svezia, Norvegia e Danimarca. Serve coraggio ed è il tempo di lavorarci anche in Italia. Servono, penso al caso di Palermo e non solo, severe azioni di repressione ma da sole non bastano”.
“Sulla prevenzione bisogna fare di più, nelle scuole, nella educazione al porno ed al sesso. È singolare la ricerca del video dello stupro di Palermo sui social, migliaia di persone. Un dato allarmante che merita interventi seri e strutturati. Sul tema troppa ipocrisia ed i danni sono evidenti” conclude
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