Il club granata, infatti, vuole approfondire ulteriormente la questione, valutando nel dettaglio – come riporta anche il sito web ottopagine.it – i mancati introiti che deriverebbero dal trasferimento nell’impianto provvisorio.
Di sicuro la Salernitana, giocando al Volpe le sue partite, avrebbe la possibilità di “traslocare” di appena un chilometro rispetto alla location tradizionale. Ma la capienza di 15mila posti provocherebbe una perdita di almeno 2 milioni di euro in termini di entrate al botteghino. Ci sarebbero, poi, problemi anche sul fronte dei diritti televisivi e delle sponsorizzazioni. La Salernitana, inoltre, intende approfondire meglio la questione legata al vincolo idrogeologico che insisterebbe su parte dell’area interessata dal progetto.
Dubbi che, per il momento, spingono la società granata a restare in stand-by. Una scelta che, di sicuro, non farà felice la Regione Campania che attendeva una risposta entro la fine di questa settimana, in modo da poter comunicare aggiornamenti anche alle società che stanno lavorando al progetto di restyling dell’Arechi.
A questo, poi, vanno aggiunti i malumori e le preoccupazioni delle società che abitualmente utilizzano il “Palatulimieri”, il palasport che dovrebbe essere abbattuto per consentire la realizzazione del nuovo Volpe. Se così fosse, resterebbero per diversi mesi senza una “casa” dove svolgere le proprie attività.
Non a caso la Campolongo Hospital Roller Salerno, società di hockey su pista, pattinaggio artistico e corsa, è pronta a presentare una petizione popolare in Comune per opporsi alla demolizione del “Palatulimieri”.
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