Sono i numeri dell’operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Salerno, che hanno scoperchiato un sistema corruttivo nelle assegnazioni degli alloggi popolari. I militari della compagnia cittadina, guidati dal maggiore Antonio Corvino, hanno dato esecuzione a tre misure cautelari, con gli arresti domiciliari nei confronti di di G.S. (responsabile fino al dicembre 2021 dell’Unità operativa complessa inquilinato dell’Acer, l’Agenzia regionale delle case popolari), P.P. (già dipendente dell’Iacp) e di A.D.G.
Le accuse sono di corruzione in atti d’ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio, accesso abusivo a sistema informatico e falsità. Come ricostruito dal procuratore capo Giuseppe Borrelli nella conferenza stampa al decimo piano della cittadella giudiziaria, quello che è emerso è un quadro illegale che ha inquinato l’assegnazione degli alloggi di edilizia pubblica.
Mazzette che andavano da 2 a 4mila euro e che consentivano agli inquilini di vedersi assegnare un alloggio, pur senza averne diritto. Nel dicembre 2021 uno degli indagati è stato arrestato in flagranza mentre intascava una mazzetta in un hotel di Mercato San Severino da una coppia di coniugi.
Tutti gli inquilini coinvolti nell’inchiesta – che dovranno rispondere di corruzione e invasione di edifici – dovranno liberare le abitazioni entro due mesi. Le operazioni, come chiarito nel corso della conferenza in procura, saranno coordinate dalla prefettura di Salerno.
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