Riforma fiscale nel solco dei Commercialisti, da Salerno soddisfazione Categoria e analisi della norma epocale.

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Dove c’è una grande volontà non possono esserci grandi difficoltà”: si è affidato ad una citazione di Machiavelli il presidente dell’ODCEC Salerno Agostino Soave per sintetizzare l’auspicio dei commercialisti a veder compiuta la Riforma Fiscale in atto, oggetto dei lavori dell’evento congressuale “Nel solco di San Matteo, il ruolo del Commercialista nel Sociale – La riforma fiscale: aspetti sociali ed economici” organizzato dall’Ordine di Salerno con il patrocinio del Comune di Salerno, del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e della Fondazione Nazionale Formazione Commercialisti. “Si avverte ora più che mai la necessità di una riforma tributaria dopo oltre 50 anni dalla precedente – ha evidenziato il presidente Soave nell’introdurre i lavori – e questa sembra essere la volta giusta. La legge delega presenta principi cardine che condividiamo appieno quali semplificazione, lotta all’evasione fiscale, riordino delle scadenze, riequilibrio del rapporto cittadino-fisco, modifica dello statuto dei contribuenti a favore di questi ultimi. Sono tutti presupposti che ci fanno sperare di veder realizzato l’anelito maggiore della nostra Categoria: un fisco meno nemico di quanto lo sia ora”.

L’iniziativa, ospitata al Salone dei Marmi del Comune di Salerno e che ha visto una grandissima partecipazione di addetti ai lavori, autorità locali, rappresentanti del Consiglio nazionale di Categoria e di tanti presidenti e consiglieri di altri ordini territoriali, ha offerto un confronto attualissimo sulla riforma in atto, attesa da tempo e necessaria per il Paese.

“Il passaggio strategico di questa riforma è proprio nel coinvolgimento di noi commercialisti ai tavoli tecnici ministeriali li dove le norme vengono scritte” ha evidenziato il presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili Elbano de Nuccio. “Nel piano concreto, e questo è già un grande successo che dobbiamo evidenziare, la riforma fiscale nel nostro Paese è stata scritta a quattro mani insieme anche ai commercialisti. I punti principali di immediata realizzazione sono tre: riorganizzazione logistica-interpretativa dei codici, per rendere più chiare le norme tributarie ed evitare i conflitti tra le stesse, semplificazione degli adempimenti e calendarizzazione delle scadenze.  È evidente e chiaro – ha concluso il presidente de Nuccio – che ci muoviamo in un contesto particolarmente complicato anche per problematiche di copertura di spesa, come hanno sottolineato detto più volte sia il Vice Ministro Leo che il presidente del Consiglio, e quindi si sta facendo il massimo per raggiungere quegli obiettivi di semplificazione, di razionalizzazione del calendario fiscale, di ridefinizione di quello che è il sistema tributario impositivo nel nostro Paese. Sono fiducioso che, passo dopo passo, si possa raggiungere il tanto sperato obiettivo di una semplificazione, non solo nell’interesse dei professionisti ma nell’interesse del Paese”.

Nella lunga giornata di lavori sono state illustrate e analizzate nel merito le principali novità previste nella Delega Fiscale, dalle misure relative alla rimodulazione della curva delle aliquote Irpef al progressivo superamento dell’Irap e il riordino della disciplina Iva, analizzando quanto messo in campo per la semplificazione degli adempimenti tributari e come cambierà anche il sistema di accertamento e riscossione delle tasse. Mentre su questo ultimo punto i professionisti sono certi che i lavori andranno spediti, con diverse previsioni importanti quali la motivazione rafforzata e la rimodulazione della sanzione nel senso della logicità – accogliendo il principio reclamato da tempo dai commercialisti che non si può equiparare chi evade sistematicamente con chi non riesce a rispettare le scadenze dei pagamenti per temporanee difficolta economiche –  si nutrono maggiori dubbi sulla realizzazione della seconda parte della Riforma, quella che riguarda la tassazione e il taglio dell’irpef prevista solo “a invarianza di gettito”.

Non sono mancati poi suggerimenti migliorativi per la Riforma, in particolare nell’intervento di Salvatore Giordano,  Dottore commercialista e past president dell’ODCEC Salerno, che ha evidenziato alcuni aspetti tecnici critici della legge delega su cui i commercialisti possono e devono suggerire al Legislatore correttivi utili.

Autorevolissimo il parterre di relatori intervenuti: Salvatore Regalbuto Tesoriere del CNDCEC con delega all’area Fiscalità, Rosa D’Angiolella consigliera nazionale del CNDCEC con delega al contenzioso tributario, Mauro Nicola Presidente Fondazione Nazionale Formazione Commercialisti, Pasquale Saggese ricercatore e coordinatore area fiscale della Fondazione Nazionale Commercialisti, Enrica Piacquaddio Presidente ODCEC Bologna, Luca Asvisio Presidente ODCEC Torino, Stefano Fiorentino Professore diritto tributario, Sergio Cairone Dottore commercialista in Salerno, Vincenzo Landi Commercialista in Salerno, Gianvito Morretta Dottore commercialista in Salerno.

Ai lavori sono inoltre intervenuti in video da remoto il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo, il Vice Ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto.

Nella mattinata, due gli spunti di riflessione sulla Riforma offerti dall’Assessore al Bilancio della Regione Campania Ettore Cinque. “Una Riforma così ambiziosa rischia di inciampare nel momento storico delicato in cui si inserisce, dove gli spazi finanziari potrebbero non essere adeguati per la sua applicazione” ha evidenziato l’Assessore ricordando che per il 2024 è atteso anche il ripristino del Patto di Stabilità. “Dal punto di vista di amministratori locali, ci preoccupano alcuni contenuti della Riforma in cui si anticipano i contenuti della Autonomia Differenziata, come la compartecipazione all’IVA sulla base della territorialità delle entrate. In un Paese come il nostro in cui è noto che i territori hanno capacità fiscale diverse tra loro, il federalismo fiscale rischia di minare la tutela dei servizi pubblici”.

Ha espresso “orgoglio di accogliere a Palazzo di Città questo importante momento di riflessione nazionale, divenuto ormai una prestigiosa consuetudine che accompagna le celebrazioni patronali” il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli nei suoi saluti introduttivi ai lavori. “Questa importante iniziativa – ha detto il Primo Cittadino– racconta le complessità ed il trasformarsi della disciplina fiscale italiana. Il commercialista svolge un ruolo ineludibile, perché il nostro meccanismo fiscale è complicato: è un ruolo tecnico, ma anche un presidio di legalità, di trasparenza, di buona tenuta dei conti, elementi fondamentali per una convivenza democratica ed onesta. Confido in una sempre maggiore collaborazione tra le istituzioni ed i professionisti per iniziative al servizio della crescita economica e sociale della nostra comunità”.

Sono intervenuti inoltre per gli indirizzi di saluto S.E. Rev.ma Arcivescovo Metropolita e Primate Salerno-Campagna-Acerno Andrea Bellandi, il Presidente del Tribunale di Salerno Giuseppe Ciampa, il Comandante Regionale Guardia di Finanza Campania Gen. D. Giancarlo Trotta, il Direttore Provinciale Agenzia Entrate di Salerno Maria Margherita Anna Mattia.

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