Secondo l’accusa, la violenza sessuale sarebbe avvenuta a casa della giovane donna di 22 anni. Le telecamere nella zona hanno documentato il tragico evento: i due fidanzati hanno condotto l’amica nella camera da letto, dove la donna più giovane avrebbe spogliato la vittima. Il 35enne avrebbe poi abusato della ragazza, mentre la fidanzata guardava indifferentemente e dava il suo consenso alle richieste sessuali esplicite del fidanzato. È importante notare che la vittima, a causa dell’assunzione eccessiva di alcol durante la serata, non era in condizioni lucide.
Il processo si concentra principalmente sull’elemento del consenso prestato o negato dalla vittima. Le prove contro i due imputati includono una registrazione telefonica in cui la vittima chiese spiegazioni all’amica il giorno successivo. Nella chiamata, l’imputata dapprima afferma di non ricordare nulla, ma successivamente, pressata dall’amica, ammette di ricordare solo di essere stata insieme sul letto con gli altri. Inoltre, ci sono anche messaggi in cui l’imputata chiede alla vittima di mantenere il silenzio riguardo all’accaduto.
L’udienza è stata rinviata al prossimo 13 ottobre, quando verrà presentata l’arringa dell’avvocato Agostino Illegro e sarà emessa la sentenza. La Procura ha sostenuto che i due imputati hanno avuto ruoli diversi nell’atto, con il 35enne come esecutore materiale e la giovane donna come complice morale. La situazione è estremamente delicata e richiede una valutazione attenta da parte del tribunale.
Fonte Il Mattino
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