L’osservazione arriva da Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, che commenta così le parole del governatore sulla gestione del centro storico e in merito ai lavori sul corso Vittorio Emanuele.
«Parole molto dure che presentano due ordini di problemi – sostiene Tommasetti – Da un lato De Luca si riappropria del ruolo di sindaco mettendo bocca in questioni che atterrebbero alla sola amministrazione comunale. Dall’altro è uno schiaffo agli operatori commerciali, ritenuti responsabili del caos nel centro storico in quanto colpevoli di una presunta invasione di tavolini e musica ad alto volume».
Per il consigliere regionale «è finito il tempo delle sceneggiate e sarebbe anche il momento, per il sindaco Enzo Napoli e la sua amministrazione, di far sentire la propria voce. Invece nessuno ha osato contraddire la narrazione di De Luca. Non possiamo accettare che Salerno si trovi sostanzialmente in balia di un sindaco-ombra che invade la sfera di competenza altrui.
Inoltre è la conferma che in Comune, senza indicazioni dall’alto, ormai si naviga a vista, e deve sempre arrivare il De Luca di turno a decidere lo stop del cantiere sul corso. Contraddicendo l’amministrazione e dando ragione a chi, come noi, aveva sollevato il problema nei giorni scorsi».
Ma Tommasetti ritiene «molto gravi anche le affermazioni sul centro storico, che l’ex primo cittadino ha paragonato al Bangladesh.
Immaginiamo la frustrazione di tanti esercenti che si rimboccano le maniche ogni giorno in un contesto divenuto asfissiante come quello salernitano e alla fine sono persino costretti a sopportare critiche al limite dell’insulto».
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