Alle ore 20, Vittorio Sgarbi inaugurerà le tre mostre in programma che rimarranno aperte al pubblico fino al 31 agosto 2014.
- Nella mostra “Artisti per Noto” è esposta una selezione di opere di alcuni dei maestri che hanno operato in quello che lo stesso Sgarbi ha definito “il grande cantiere di Noto”. In seguito al crollo subito nel 1996, infatti, la Cattedrale è stata ricostruita con un intervento che ne ha rispettato la struttura originaria. Per la decorazione sono stati chiamati diversi artisti che sono riusciti a creare una testimonianza di arte contemporanea in coerenza con la riedificazione dell’edificio settecentesco.
- L’esposizione “Murat è vivo” presenta le opere dei 43 artisti che hanno preso parte al concorso d’arte a tema dedicato a Gioacchino Murat, re di Napoli, che durante un soggiorno nel borgo cilentano pronunciò la celebre frase: “Qui non si muore!”. Un’apposita giuria selezionerà l’opera più significativa, che diventerà di proprietà della Fondazione. Il vincitore riceverà in premio 5.000 euro.
- “In hoc signo” è la personale del pittore Jacopo Scassellati, la cui espressione artistica subisce una profonda metamorfosi quando assiste all’Ardia, tradizionale corsa di cavalieri che si svolge ogni anno a Sedilo, in Sardegna, in occasione della festa di San Costantino. Un rito antico e tragico, che lascia un segno indelebile in questo artista che, a soli 24 anni, sa raccontarlo magistralmente.
Alle ore 21 si svolgerà la cerimonia di assegnazione del Premio Pio Alferano, che ogni anno viene conferito a personalità che si sono impegnate in favore dell’arte, della cultura e dell’ambiente. La serata sarà condotta da Veronica Maya, alla presenza di Virginia Ippolito Alferano, presidente della Fondazione, del direttore artistico Vittorio Sgarbi, del sindaco di Castellabate Costabile Spinelli e dell’assessore alla Cultura Luisa Maiuri.
Quest’anno il consiglio della Fondazione ha attribuito il riconoscimento a Corrado Bonfanti, sindaco di Noto, Vittorio Brumotti, personaggio televisivo, Tomás Gómez Pérez, commissario della Polizia spagnola, Giuseppe Iannaccone, avvocato e collezionista, Camillo Langone, giornalista, scrittore e critico d’arte, Folco Quilici, regista, documentarista e saggista, monsignor Antonio Staglianò, vescovo di Noto, Ugo Zottin, generale dei Carabinieri.
Ai premiati sarà consegnata la scultura in bronzo “Il sacrificio”, realizzata dall’artista Belarghes.
«Castellabate è orgogliosa di annoverare tra i suoi figli illustri il generale Pio Alferano, comandante del Nucleo tutela patrimonio artistico dei Carabinieri dal 1975 al 1982 – spiega il sindaco Costabile Spinelli – È proprio nel segno di un comune impegno per la salvaguardia dei beni artistici e ambientali, che si svolge a Castellabate il premio intitolato alla sua memoria dall’omonima Fondazione che ringrazio. Mi auguro che tutte le personalità che soggiorneranno nel nostro Comune per questo grande evento culturale diventeranno ambasciatori della bellezza dei nostri paesaggi, della storia dei nostri luoghi e dell’ospitalità del nostro popolo».
La Fondazione Pio Alferano è intitolata al generale dei Carabinieri, che si distinse per la sua opera in difesa della legalità e dell’arte, svolgendo un ruolo determinante al comando del Nucleo tutela patrimonio culturale dei Carabinieri. Sotto la sua guida e grazie alla sua attività investigativa, negli anni ’70, furono ritrovate opere d’arte di inestimabile valore che erano state illecitamente sottratte.
Obiettivo della Fondazione Alferano è promuovere la cultura del rispetto per la natura e per l’arte, offrire visibilità a giovani artisti, dare risalto a scoperte storiche e archeologiche, collaborare alla tutela di monumenti e risorse naturali a rischio di degrado o di scomparsa.
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