La stretta sui controlli ha dato dei risultati sorprendenti: supera quota 350, da gennaio a settembre di quest’anno, il bilancio complessivo delle persone e dei titolari di aziende private sanzionati per l’errato conferimento dei rifiuti a Cava de’ Tirreni.
A detenere la maglia nera dei punti di maggiore “conferimento selvaggio” – come riporta il quotidiano “La Città” oggi in edicola – sono le località Petrellosa, Quercia, Citola, le vie Aniello e Giuseppe Vitale, San Martino, Papa Giovanni XXIII, San Giovanni Bosco, Sante Di Marino, Corso Principe Amedeo, capitan Francesco Carillo, maggiore Pietro Formosa, Sabato Celano e Giuseppe Verdi.
L’individuazione così imponente degli incivili è il frutto dell’incessante attività degli agenti della polizia municipale e delle anime del Nucleo ispettori ambientali.
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