Negli accertamenti arrivati via pec, oltre a richiedere la somma dovuta, viene applicata – come riporta, in apertura della prima pagina, il quotidiano “La Città” oggi in edicola – anche una sanzione del 30% per interessi e spese di spedizione.
Su tutte le furie il numero uno dell’Anva, Ciro Pietrofesa che, dopo aver inutilmente fatto presente l’errore agli uffici dei tributi, è riuscito a ottenere (dopo incontro di fuoco a Palazzo di Città) la rivalutazione della pratica da parte del Suap e della municipale.
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