“Il condono edilizio contenuto nel maxi emendamento collegato alla Finanziaria regionale dà il via libera ad una ulteriore cementificazione di un territorio già di per sè devastato dalla speculazione”. E’ quanto sostiene il segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella. “Nella nostra regione – ricorda Tavella – abbiamo intere aree urbane vittime dell’abusivismo edilizio. Ciò è stato possibile grazie a una politica di condoni che, nel corso degli ultimi anni, da una parte, ha sottratto alla Campania e a sue molte aree la loro bellezza e vocazione naturale e, dall’altra, ne ha depotenziato la capacità sul piano ambientale”.
“La Regione, più che pensare a norme che agevolano e rischiano di riprodurre una condizione di ulteriore consumo di suolo, dovrebbe – secondo Tavella – agevolare una politica di risanamento ambientale nella quale può risiedere una grande occasione di lavoro e di rilancio dell’economia regionale”.
“Più volte – aggiunge Tavella – abbiamo insistito sulla necessità di costruire sul costruito. Per noi questo significa risanamento e restauro dei centri storici, a partire da quello di Napoli. Occorre poi puntare sull’efficienza della depurazione per restituire al mare e alle coste una condizione di eccellenza ambientale. Stesso discorso per i corsi d’acqua, come il fiume Sarno”.
“Siamo quindi di fronte – conclude Tavella – ad una scelta dannosa, incomprensibile, che potrebbe segnare il destino della Campania. Chi ne è protagonista dovrà assumersene tutta la responsabilità”.
Che ne dice Tavella del sacco di Salerno dove si sta costruendo l’impossibile mentre la città si svuota? Vuole girarlo anche a De Luca questo pensiero?