La salma della giovane donna, liberata dalla procura di Torino, arriverà domani sera, a spese dell’amministrazione comunale di Nocera Inferiore, che si è presa carico sia del trasporto dal Piemonte alla Campania, sia del funerale. Non si conoscono dettagli, invece, su quello di Agostino Annunziata, che secondo alcuni si sarebbero già tenuti alla presenza di pochissimi familiari.
Annunziata aveva colpito alla gola, con un coltello, Annalisa, poi, si recato a lavoro, portando con se la loro figlia di 3 anni e mezzo, affidata ad un collega. Questo gli era servito, poi, per raggiungere un silos e lanciarsi di sotto, togliendosi la vita.
La piccola, affidata nelle ore successive ad un pool di psicologi, all’ospedale infantile “Regina Margherita” di Torino, potrebbe essere affidata alla sorella di Annalisa, che vive all’estero: ha sicuramente capito che i suoi genitori hanno litigato e che è successo qualcosa di grave, ma non si sa se abbia assistito all’omicidio, e ancora non sa che mamma e papà sono morti.
Il nosocomio torinese ha un protocollo per questi casi, con un tempo preciso in cui intervenire per evitare che, per esempio, la piccola sviluppi un disturbo post traumatico da stress o uno stato dissociativo.
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