“Dichiarazioni che di nuovo riportano al punto di partenza una questione dibattuta da anni, non solo a Salerno ma in tutta la provincia – osserva Tommasetti – Ormai assistiamo a una sorta di odissea che dura almeno dal 2015, quando furono individuate alcune aree che, sulla carta, avrebbero potuto ospitare lo stabilimento.
Ma da allora, tra stallo istituzionale e battaglie amministrative, non si è mai giunti a una soluzione. Questo va a scapito da un lato dei lavoratori, sempre in bilico senza certezza sul proprio futuro, dall’altro dei residenti di via dei Greci e dell’intero complesso abitativo che circonda le Fonderie, i quali chiedono un’ubicazione diversa. Per non parlare di chi nella vicenda è stato indirettamente coinvolto come la comunità di Buccino”.
Tommasetti ritiene che la risposta debba arrivare al più presto: “Le istituzioni si facciano carico delle preoccupazioni di operai e cittadini. Parlo della Regione Campania, competente per le autorizzazioni ambientali, e lo stesso Comune di Salerno. Proprio il governatore ed ex sindaco De Luca, poco tempo fa, si era espresso chiaramente per la delocalizzazione, ma da allora non è cambiato nulla”.
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