L’episodio – come riporta il quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – risale al 16 luglio scorso: la donna, in vacanza nella Divina, aveva noleggiato col marito un tour sotto costa.
Secondo la ricostruzione della Procura, fondata sulla denuncia sporta dalla giovane turista americana, la violenza – consistita in palpeggiamenti ripetuti e in approcci da parte del 43enne skipper di Maiori in servizio presso una società di noleggio barche di Amalfi – si sarebbe consumata in una manciata di minuti.
Nelle carte, redatte dal pubblico ministero titolare del fascicolo, si parla di «atti insidiosamente rapidi e repentini». Allo skipper la Procura contesta l’aggravante di aver commesso il fatto approfittando di circostanze di luogo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa.
L’uomo ha provato a chiudere la vicenda giudiziaria patteggiando un anno di reclusione. Ma il gup, davanti al quale qualche giorno fa si è aperta l’udienza preliminare, non ha ritenuto però la pena congrua bocciando il patteggiamento.
Si torna in aula lunedì prossimo quando dovrebbe arrivare la sentenza.
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