La Prefettura, con il supporto tecnico operativo del gruppo costituito dall’Istituto Psicoanalitico di ricerche sociali (IPRS), dal CENSIS e da Deloitte – incaricato dal Ministero dell’Interno di affiancare l’ufficio territoriale del governo nella stesura del documento – predisporrà il “Piano Territoriale di Interventi per la gestione del fenomeno migratorio in Provincia di Salerno” che consentirà di fotografare le esigenze del territorio in termini di domanda e offerta di lavoro, servizi e infrastrutture disponibili all’accoglienza, nel contempo offrendo suggerimenti, osservazioni e proposte utili per rispondere alle esigenze rappresentate.
Il documento, redatto all’esito dell’odierno incontro, costituisce la base per la presentazione di nuove progettualità che potranno candidarsi per accedere ai fondi del Ministero dell’Interno “Fondo Asilo Migrazione e Integrazione” (FAMI).
Hanno preso parte alla riunione il comune di Salerno, rappresentato dall’assessore Paola De Roberto, i referenti dei comuni capofila degli ambiti di Nocera Inferiore, Scafati, Pagani, Cava de’ Tirreni, Eboli, Palomonte, Battipaglia, Pontecagnano Faiano, Baronissi, Roccadaspide, Vallo della Lucania, il Direttore Generale dell’ASL di Salerno, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale e il referente dell’Università di Salerno, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Salerno, i rappresentanti delle Forze dell’ordine, i referenti delle organizzazioni sindacali, della Croce Rossa, della Caritas e gli enti del terzo settore.
Nel corso dell’incontro sono stati esaminati, nel dettaglio, i contributi dei partecipanti, già raccolti in precedenza con apposite schede di rilevazione, e sono state affrontate ad ampio raggio le esigenze dei rispettivi territori dal punto di vista economico-sociale, tenuto conto delle peculiarità che contraddistinguono la provincia di Salerno, tra le più estese ed eterogenee a livello nazionale.
La pianificazione – frutto dei contributi offerti al tavolo – si prefigge in prospettiva, di governare la migrazione di cittadini stranieri non più solo con strumenti di carattere transitorio ed emergenziale ma anche con una organizzazione strutturata in grado progressivamente di mettere in rete istituzioni pubbliche e private per favorire integrazione e inclusione sociale ed economica nella prospettiva di un equilibrato sviluppo del territorio.
Il Prefetto, al termine dell’incontro, ha dichiarato che: “stiamo portando avanti il piano territoriale per migliorare sempre più le capacità di governo del fenomeno migratorio. Insieme a tutte le altre istituzioni stiamo facendo una ricognizione territoriale dei fabbisogni, dei possibili interventi, delle reti attivabili sulla base della valorizzazione delle iniziative già realizzate e delle esperienze maturate. Sarà una base conoscitiva importante per poi avviare progetti da finanziare con fondi FAMI messi a disposizione dal Ministero dell’Interno, in un quadro di interventi coordinati e integrati per favorire il potenziamento della governance e contribuire a dare risposta sul versante dell’accoglienza, della tutela della salute e della rilevazione delle vulnerabilità, del lavoro, della casa, della scuola, della formazione e dell’informazione”.
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