Aveva appena compiuto tre mesi, quando una neonata di Torre Annunziata (Napoli) è morta dopo essere stata colpita da una crisi respiratoria. Durante le feste natalizie, la piccola è stata portata dal papà all’ospedale di Boscotrecase, dove però il pronto soccorso è chiuso da oltre tre anni (non ha mai riaperto dopo l’emergenza Covid). La bambina è stata dunque respinta e indirizzata all’ospedale di Castellammare. Ma quando è arrivata, era troppo tardi: nonostante gli sforzi dei medici di salvarle la vita, è deceduta. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta.
Poco prima dell’ora di pranzo del 23 dicembre, come riporta Il Mattino, il padre della bimba ha chiesto l’intervento del 118 ed è sceso in strada ad attendere l’ambulanza con in braccio la figlia, che respirava a fatica. Un passante, visto il prolungarsi dell’attesa, si è offerto di accompagnare l’uomo e la piccola verso l’ospedale più vicino, quello di Boscotrecase. Qui, però, si sono trovati respinti all’ingresso dalle guardie giurate: “Non c’è il pronto soccorso, dovete andare a Castellammare di Stabia”. Arrivati all’ospedale San Leonardo, ormai era troppo tardi.
“E’ una tragedia assurda – dichiara il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli – purtroppo in alcuni pronto soccorso della Campania non si riesce a riaprire i pronto soccorso dopo il covid a causa della mancanza di personale. Spesso i bandi per medici e chirurghi vanno deserti. Inoltre a causa dei tagli del governo e delle norme sulla distribuzione nazionale dei fondi nella nostra regione arrivano sempre meno risorse per la sanità. Il risultato è la desertificazione sanitaria.”
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